By Diletta Variale
Mom, globetrotter and accountant (when necessary).
November is upon us.
The air stings on the skin when the sun goes down, but in the south of the United States, from where we write to you, we are still enjoying a summer struggling to end.
November in Italy is a sad month, rainy in almost all regions, it gets dark early, the sun gradually loses heat.
It is the month of the dead; someone goes to the cemetery to bring flowers to their loved ones. It is also the month of the All Saints feast: a Christian holiday where the glory and the honor of all the saints, including those not canonized, are celebrated.
And then there is nothing more: just a good wine for San Martino, who is honored in various regions of Italy in different ways according to the traditions. The feast of San Martino found its roots in the peasant tradition when farmers opened the barrels to taste the new wine at the beginning of November. And there was a party.
Archaic and less and less honored in recent decades, these traditions, especially in large Italian cities, have been overwhelmed by the American wave of Halloween consumerism made up of skeletons, ghosts, tricks, and treats.
Once time in Italy, costumes were worn only during Carnival in February. Now for Halloween, the children go door to door asking for sweets, and often the elders do not even know what it is and what to give them because, back in their days, this celebration didn't exist.
It should be said that in Italy there are many more buildings, multi-story condominiums. Therefore, the atmosphere, the decorations, and the magical vibe that hypnotizes children in front of American houses' driveways are penalized.
The pumpkin itself, the undisputed symbol in the USA of this period of the year, in Italy does not say much. It is just used in a few typical dishes of some northern cuisine, excellent but limited to the house's walls.
There is no Thanksgiving holiday so dear to Americans. The holiday that brings families together in front of the turkey, which brings relatives and closest friends to the table, has not yet crossed the ocean. Still, we are sure that even Italians will have the pleasure of thanking the year just ended in a few decades.
So, November is like this in Italy. The month of the transition between summer and winter, a month that prepares for the great euphoria that precedes the grand Christmas celebrations that, yes, in Italy, lights up homes and hearts and has the power to bring everyone home to the family.
But about December we will have the opportunity to talk another time.
We want to greet you with a song by Eros Ramazzotti. It is not very famous, but it tells of the melancholy but attentive gaze on this month still to be experienced and which, maybe, suddenly, will give us unexpected emotions.
It's for you
this flower that I have chosen,
I'll leave it there, under an overcast sky.
As I look up there, November is passing.
Novembre è ormai alle porte.
L’aria pizzica sulla pelle quando cala il sole, ma a sud degli Stati Uniti, da dove vi scriviamo, ancora ci godiamo un’estate che fa fatica a finire.
Novembre in Italia è un mese triste, piovoso in quasi tutte le regioni, fa buio presto, il sole perde calore gradatamente.
È il mese dei morti, qualcuno va al cimitero a portare fiori ai propri cari ed è anche il mese in cui si festeggiano i Santi, la cosiddetta festa di Ognissanti, festa cristiana che celebra la gloria e l’onore di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati.
E poi c’è poca altra roba. Giusto un buon vino per San Martino, onorato in varie regioni d’Italia in modo diverso a seconda degli usi e costumi del posto.
La festa di San Martino trova le sue radici nella tradizione contadina quando gli agricoltori, appunto ad inizio Novembre, aprivano le botti per assaggiare il vino novello. E si faceva festa.
Queste tradizioni, arcaiche e sempre meno onorate negli ultimi decenni specie nella grandi città italiane sono state sopraffatte dall’onda americana del consumismo di Halloween fatta di scheletri, fantasmi, dolcetti e scherzetti.
Un tempo in Italia si indossavano costumi solo a carnevale, nel mese di Febbraio. Ora anche per la festa di Halloween i bimbi vanno porta a porta a chiedere caramelle e spesso i più anziani non hanno nemmeno nulla da donare, perché ai “loro tempi” questa festa non aveva ragione di esistere.
Bisogna anche dire che in Italia ci sono molti più palazzi, condomini a più piani e quindi anche l’atmosfera, le decorazioni, quell’aria magica che ipnotizza i bimbi davanti ai vialetti delle case americane viene decisamente penalizzata.
La stessa zucca, simbolo incontrastato negli USA di questo periodo dell’anno, in Italia non dice molto se non qualche piatto tipico di qualche cucina del nord, buona ma circoscritta alle pareti della casa.
Non esiste la festa di Thanksgiving, tanto cara agli americani. La festa che riunisce le famiglie davanti al tacchino, che mette a tavola parenti e amici più cari non ha ancora attraversato l’oceano, ma siamo certi che tra pochi decenni anche gli Italiani avranno il piacere di ringraziare l’anno appena trascorso.
Novembre quindi in Italia è così. Un mese di passaggio tra l’estate e l’inverno, un mese che si prepara a grandi euforie, che precede i grandi festeggiamenti del Natale che, quello sì, in Italia illumina case e cuori e che ha il potere di riportare tutti a casa in famiglia.
Ma di Dicembre avremo modo di parlare un’altra volta.
Vi saluto con una canzone di Eros Ramazzotti. Non è molto famosa, ma racconta lo sguardo malinconico, ma attento, su questo mese ancora tutto da vivere e che magari, all’improvviso, potrebbe regalarci emozioni inaspettate.
È per te
questo fiore che ho scelto,
te lo lascerò lì, sotto un cielo coperto.
Mentre guardo lassù, sta passando novembre.
Diletta Variale
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